L’obiettivo del progetto, avviato nel comune di Cambiago e a breve attivato anche in altri comuni brianzoli, è sensibilizzare la popolazione in tema di demenza senile ed Alzheimer, argomento del quale si parla ancora troppo poco ma che colpisce ogni anno numerose famiglie del territorio e non solo. Oggi in Italia oltre 1,2 milioni di persone sono affette da questa patologia e il numero cresce con un trend molto elevato, inoltre non include migliaia di altri casi non ancora diagnosticati (seppur esistenti) o volutamente non segnalati da famiglie che “preferiscono tenere il problema in casa”.
L’intento finale del nostro club è proporre supporto e sostegno alle persone affette da demenza senile ai famigliari che li accudiscono, oltre a cercare di rendere le Comunità, i Comuni attrezzati ad accogliere e far sentire partecipi le persone malate. Creare infine le premesse perché ogni Comunità includa, renda partecipi e non escluda dalla vita sociale le persone che cominciano a soffrire di demenza.
Abbiamo dunque pensato ad un approccio specifico per ogni fascia di età (dai 6 ai 18 anni) per sensibilizzare ed aiutare a parlare di demenza ed Alzheimer, partendo dai più piccoli, arrivando ai più grandi con i giusti strumenti linguistici. Abbiamo dunque ideato con grande impegno e attenzione un precorso per comprendere e riconoscere l’impatto della demenza nella vita quotidiana, a sostegno dei bambini, dei loro genitori, dei famigliari e delle persone care.
Capiamo meglio
Demenza senile e Alzeheimer sono la stessa cosa?
La linea di demarcazione è molto sottile e si cela nelle cause della patologia. In caso di morbo di Alzheimer, parliamo di una demenza generativa causata da un difetto genetico. Le altre demenze non sono necessariamente frutto di un difetto genetico ma sono piccoli infarti che nel tempo portano alla distruzione del tessuto cerebrale. Gli esordi dell’Alzheimer si verificano intorno ai 65 anni ma problematiche di questo genere possono presentarsi anche molto prima, intorno ai 50 anni.
